LEFEBVRIANI: BENE DIALOGO CON S.SEDE, PRE-CONCILIO PUNTO RIFERIMENTO

(ASCA) - Roma, 23 dic - Un primo incontro ''positivo'' che ha permesso di fissare ''l'agenda e il metodo di discussione'' degli incontri e di stabilire come ''comune punto di riferimento dottrinale'' il ''Magistero anteriore al Concilio'': sono stati questi i risultati della prima tornata di colloqui lo scorso ottobre tra la Santa Sede e la lefebvriana Fraternita' sacerdotale San Pio X, secondo quanto riferito da mons. Alfonso de Galarreta, coordinatore della squadra lefebvriana che partecipa agli incontri, in una omelia tenuta lo scorso 19 dicembre al seminario argentino di La Reja. Il vescovo e' rettore del seminario dopo che il negazionista mons. Richard Williamson e' stato costretto a lasciare il Paese. Una sintesi dell'omelia di mons. de Galarreta, e' stata riportata dal sito argentino vicino ai lefebvriani Panorama Catolico Internacional e rilanciato in Italia dal blog messainlatino.it.

Malgrado l'assoluto divieto di parlare dei contenuti dei colloqui, concordato da entrambe le parti, mons. de Galarreta, secondo la sintesi fornita, nella sua omelia ''ha rivelato i seguenti elementi interessanti in riferimento alle discussioni iniziate a Roma due mesi fa''. Il vescovo lefebvriano avrebbe quindi spiegato che ''il risultato della prima riunione e' stata positivo'' e che ''principalmente si e' stabilita l'agenda e il metodo di discussione''. Dato che ''i temi da discutere sono di natura dottrinale, con espressa esclusione di qualsiasi questione di ordine canonico attinente alla situazione della'' Fraternita', si e' concordato che ''il comune punto di riferimento dottrinale sara' il Magistero anteriore al Concilio''. Mons. de Galarreta avrebbe quindi spiegato che ''le conversazioni seguono un metodo rigoroso: si pone un problema, la parte che lo solleva invia un'opera argomentando le sue questioni. La Santa Sede risponde per iscritto, previ scambi dei consulenti via e-mail. Nella riunione si discute il punto''. Per trasparenza, ''tutte le riunioni vengono registrate da entrambe le parti e filmate'' mentre ''le conclusioni di ogni argomento saranno sottoposte al Santo Padre e al Superiore Generale della'' Fraternita' lefebvriana.

Mons. de Galarreta avrebbe anche espresso il proprio apprezzamento per i 'negoziatori' vaticani: ''Sono persone con le quali si puo' parlare'', avrebbe detto e parlano ''il nostro stesso linguaggio'' teologico, essendo di formazione tomistica. Tra le questioni in agenda, il vescovo ha elencato il magistero del Concilio e il postconcilio, la riforma liturgica conciliare, l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, l'autorita' Pontificia e la collegialita', la liberta' di coscienza, la liberta' religiosa, il laicismo e il ''Regno sociale di Gesu' Cristo'' e i ''diritti dell'uomo'' e la ''dignita' umana'' in conformita' con la dottrina conciliare.