RIFORME: CICCHITTO, SI' AL DIALOGO MA SU GIUSTIZIA NOI AVANTI COMUNQUE

(ASCA) - Roma, 28 dic - ''Processo breve, legittimo impedimento e lodo non sono leggi ad personam ma servono a disinnescare l'uso politico della giustizia che ha inquinato il sistema dal '92 ad oggi. Noi auspichiamo che la grande riforma possa avvenire d'intesa con le opposizioni, ma siamo pronti ad assumerci la nostra responsabilita' sia sul legittimo impedimento, che sul processo breve''. E' quanto dichiara il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che intervistato da Il Messaggero, ribadisce quanto asserito in un'analoga intervista sul Corriere della sera dal capgruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.

Anche Cicchitto sottolinea comunque che, anche in caso di un'approvazione a maggioranza delle leggi sulla giustizia, questo non si dovrebbe intendere come ''preclusivo di un confronto politico che deve riguardare la globalita' della riforma sulla giustizia. Su questo noi auspichiamo il massimo contributo dell'opposizione''.

''Queste - prosegue Cicchitto - sono leggi che riguardano Berlusconi ma non solo lui. In questi anni ci sono stati episodi che hanno cambiato il corso della vita politica, che hanno riguardato anche il Pd''.

Cicchitto spiega che questi interventi legislativi sono necessari perche' ''La totale autonomia della magistratura c'e' solo in Italia, visto che in Francia, e non solo, i pm dipendono dall'esecutivo. Noi abbiamo una Costituzione che ha dato totale autonomia alla magistratura perche' a suo tempo Dc e Pci volevano evitare che se una delle due forze politiche controllava il governo non controllasse anche la magistratura. Come contrappeso c'era l'articolo 68 che prevedeva l'immunita' parlamentare cassata nel '93. Ora occorre ricreare questo equilibrio''.

In questo quadro Cicchitto afferma che, sul pacchetto giustizia, si puo' capire che '' il Pd dica 'io non voto'.

Diverso se si pone una pregiudiziale: se e' cosi' diventa un siluro a tutti i ragionamenti sulle riforme condivise''.

Cicchitto sottolinea che ''la situazione e' delicatissima'' e gli sviluppi del confronto interno al Pd saranno decisivi per il dialogo sulle riforme: ''Nel Pd - evidenzia Cicchitto - Franceschini tiene la posizione congressuale ribadita a Cortona. Il problema e' che non e' solo il leader dell'opposizione interna al Pd ma anche il capogruppo. Prima delle elezioni regionali sara' difficile discutere concretamente. Noi - conclude Cicchitto - sulle riforme non vogliamo procedere a colpi di maggioranza''.