Cerca
Accedi
Chi è online?
In totale ci sono 16 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 16 Ospiti :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 45 il Gio Lug 05, 2012 5:58 am
Migliori postatori
Antonio | ||||
Mago del sangue | ||||
Davide | ||||
walter | ||||
Marco | ||||
silvio | ||||
Eddy | ||||
mjmj | ||||
francesco.diavolo | ||||
Spacca |
Statistiche
Abbiamo 57 membri registratiL'ultimo utente registrato è Rubbraveche
I nostri utenti hanno pubblicato un totale di 4040 messaggi in 3642 argomenti
Parole chiave
Ultimi argomenti attivi
RIPARTITO DIALOGO STATO E CHIESA. PREMIER SFRUTTI OCCASIONE (IL PUNTO)
Pagina 1 di 1
RIPARTITO DIALOGO STATO E CHIESA. PREMIER SFRUTTI OCCASIONE (IL PUNTO)
(ASCA) - Roma, 7 set - La sottolineatura della bonta' delle relazioni fra Stato e Chiesa, fatta ieri a Viterbo da Gianni Letta dopo l'incontro con Papa Benedetto XVI (''rapporti saldi e clima sereno'', ha scandito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio), segna il punto di ripartenza del dialogo fra il governo italiano e la Santa Sede dopo le turbolenze delle ultime settimane. Un dialogo - e' bene rilevarlo - che e' interesse di entrambe le parti mantenere non solo sempre aperto, ma anche ai migliori livelli possibili.
E si', perche' il Popolo della Liberta' non sara' la Dc di un tempo e Silvio Berlusconi non rappresentera' propriamente il prototipo del cattolico-tipo ma, quanto meno nel breve-medio periodo, questa maggioranza, questo governo e questo Premier non hanno valide alternative, quanto ad interlocuzione, agli occhi attenti del Vaticano e, in fondo, anche della Cei.
Sul fronte interno, infatti, l'unico partito che ha come 'ragione sociale' la tutela dei valori cattolici sarebbe l'Udc che tuttavia, numeri alla mano, non puo' certamente rappresentare il punto di riferimento unico, da parte d'Oltretevere, sul piano dei rapporti con il mondo politico italiano.
Ragionando poi in un'ottica internazionale, c'e' da considerare che quello italiano e' il Governo le cui iniziative sono in assoluto le piu' aderenti alle aspettative ed alla sensibilita' della Chiesa. Basti guardare all'approccio avuto dall'Esecutivo e dalla maggioranza che lo sostiene verso questioni delicate quali la fecondazione assistita, il ruolo della scuola cattolica, il trattamento fiscale riservato agli istituti religiosi e cosi' via. Un livello di attenzione che da tempo non viene riservato alla Chiesa da Nazioni una volta ritenute 'figlie predilette', come ad esempio la Spagna o la Francia. Per non parlare della Germania di Papa Ratzinger.
A questo punto, Silvio Berlusconi non puo' lasciarsi sfuggire questa favorevole occasione - evitando soprattutto ulteriori passi falsi - per rilanciare il suo governo e la stessa sua figura agli occhi dei Sacri Palazzi e di quella parte del mondo cattolico che comunque ha vissuto con disagio le recenti vicende.
Nel frattempo, anche al di la' del Portone di Bronzo dovra' venire probabilmente un chiarimento sul fondamentale quesito di chi e come debba tenere i rapporti con la politica italiana. Facendo magari in modo che - quanto meno per quanto riguarda gli attacchi personali rivolti direttamente al presidente del Consiglio - 'Avvenire' assomigli meno a 'la Repubblica' e 'Famiglia Cristiana' non si ponga sullo stesso piano de 'L'Espresso'.
Mantenendo tuttavia inalterata - ca va sans dire - l'autonomia di giudizio e di critica anche dura per quanto riguarda i temi all'ordine del giorno del dibattito sociale e politico, primo fra tutti sicuramente quello spinoso dell'immigrazione. Perche' - come ha ribadito ieri Benedetto XVI, spronandoli ad un impegno anche politico - ''i fedeli laici, i giovani e le famiglie non devono aver paura di testimoniare la fede nei vari ambiti della societa' e nelle molteplici situazioni dell'esistenza umana''.
lpe/cam/alf
E si', perche' il Popolo della Liberta' non sara' la Dc di un tempo e Silvio Berlusconi non rappresentera' propriamente il prototipo del cattolico-tipo ma, quanto meno nel breve-medio periodo, questa maggioranza, questo governo e questo Premier non hanno valide alternative, quanto ad interlocuzione, agli occhi attenti del Vaticano e, in fondo, anche della Cei.
Sul fronte interno, infatti, l'unico partito che ha come 'ragione sociale' la tutela dei valori cattolici sarebbe l'Udc che tuttavia, numeri alla mano, non puo' certamente rappresentare il punto di riferimento unico, da parte d'Oltretevere, sul piano dei rapporti con il mondo politico italiano.
Ragionando poi in un'ottica internazionale, c'e' da considerare che quello italiano e' il Governo le cui iniziative sono in assoluto le piu' aderenti alle aspettative ed alla sensibilita' della Chiesa. Basti guardare all'approccio avuto dall'Esecutivo e dalla maggioranza che lo sostiene verso questioni delicate quali la fecondazione assistita, il ruolo della scuola cattolica, il trattamento fiscale riservato agli istituti religiosi e cosi' via. Un livello di attenzione che da tempo non viene riservato alla Chiesa da Nazioni una volta ritenute 'figlie predilette', come ad esempio la Spagna o la Francia. Per non parlare della Germania di Papa Ratzinger.
A questo punto, Silvio Berlusconi non puo' lasciarsi sfuggire questa favorevole occasione - evitando soprattutto ulteriori passi falsi - per rilanciare il suo governo e la stessa sua figura agli occhi dei Sacri Palazzi e di quella parte del mondo cattolico che comunque ha vissuto con disagio le recenti vicende.
Nel frattempo, anche al di la' del Portone di Bronzo dovra' venire probabilmente un chiarimento sul fondamentale quesito di chi e come debba tenere i rapporti con la politica italiana. Facendo magari in modo che - quanto meno per quanto riguarda gli attacchi personali rivolti direttamente al presidente del Consiglio - 'Avvenire' assomigli meno a 'la Repubblica' e 'Famiglia Cristiana' non si ponga sullo stesso piano de 'L'Espresso'.
Mantenendo tuttavia inalterata - ca va sans dire - l'autonomia di giudizio e di critica anche dura per quanto riguarda i temi all'ordine del giorno del dibattito sociale e politico, primo fra tutti sicuramente quello spinoso dell'immigrazione. Perche' - come ha ribadito ieri Benedetto XVI, spronandoli ad un impegno anche politico - ''i fedeli laici, i giovani e le famiglie non devono aver paura di testimoniare la fede nei vari ambiti della societa' e nelle molteplici situazioni dell'esistenza umana''.
lpe/cam/alf
Argomenti simili
» RIFORME: MOLTI OSTACOLI SULLA VIA DEL DIALOGO (IL PUNTO)
» PAPA: CHIESA NON CEDA A TENTAZIONE DI FARE POLITICA
» 8 SETTEMBRE: ALEMANNO, NON SONO MAI STATO FASCISTA. SONO STATO MISSINO
» AVVENIRE: CALDEROLI, NELLA CHIESA IN CORSO UN REGOLAMENTO DI CONTI
» RIFORME: CAPEZZONE, PER PD OCCASIONE STORICA. FACCIA COME BLAIR
» PAPA: CHIESA NON CEDA A TENTAZIONE DI FARE POLITICA
» 8 SETTEMBRE: ALEMANNO, NON SONO MAI STATO FASCISTA. SONO STATO MISSINO
» AVVENIRE: CALDEROLI, NELLA CHIESA IN CORSO UN REGOLAMENTO DI CONTI
» RIFORME: CAPEZZONE, PER PD OCCASIONE STORICA. FACCIA COME BLAIR
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Ven Mar 27, 2015 10:09 pm Da Antonio
» Clinica,Lubitz non in cura depressione
Ven Mar 27, 2015 10:09 pm Da Antonio
» Esplosione a Manhattan: due dispersi
Ven Mar 27, 2015 10:08 pm Da Antonio
» Bild, Lubitz era in crisi con fidanzata
Ven Mar 27, 2015 10:08 pm Da Antonio
» Lubitz quel giorno era 'in malattia'
Ven Mar 27, 2015 10:08 pm Da Antonio
» Borsa: Wall Street chiude in rialzo
Ven Mar 27, 2015 10:07 pm Da Antonio
» P.A: ritardi fattura digitale
Ven Mar 27, 2015 10:06 pm Da Antonio
» Poletti, Pil è inversione situazione
Ven Mar 27, 2015 10:06 pm Da Antonio
» Bankitalia:Guzzetti, interesse per quote
Ven Mar 27, 2015 10:06 pm Da Antonio