Palladino in azzurro 'Grazie a Pilati e ai tifosi'

'Quando sono rientrato in campo a Verona non pensavo di riuscire ad arrivare a questi livelli in così breve tempo. Credevo servissero almeno un paio di mesi: se ce l'ho fatta prima, il merito è tutto del preparatore atletico Pilati, uno dei migliori che abbia incontrato nella mia carriera'. Raffaele Palladino fatica a contenere la felicità: è arrivato il secondo gol in campionato, dopo il tacco alla Fiorentina, ma soprattutto Marcello Lippi lo ha riportato in Nazionale, due anni dopo l'ultima apparizione in azzurro sotto la gestione Donadoni. Il periodo buio del virus intestinale e dello stop forzato, che gli aveva tolto la possibilità di giocare la Confederation Cup, è ormai alle spalle. 'Tornare in Nazionale è un sogno - confida -, voglio dedicare questa soddisfazione ai tifosi, che mi hanno sempre sostenuto, alla società e in particolare a Pilati, che mi è stato vicino in questi mesi dal punto di vista calcistico e umano'. Dall'azzurro al rossoblù il percorso è breve. 'I 20 punti che abbiamo in classifica in questo momento - sottolinea - sono tanta roba. In casa, in particolare, ci esaltiamo, grazie anche alla spinta del pubblico. Lo dicevo che questa era una squadra molto forte, ha ancora ampi margini di miglioramento e credo che a fine anno potremo toglierci grandi soddisfazioni'. I numeri dicono che quello del Genoa è il terzo miglior attacco della A, la difesa invece resta la peggiore. 'Davanti stiamo andando bene - ammette Palladino - ma il merito è di tutti: in Italia e in Europa tutto dipende dall'equilibrio della squadra. Lo stesso discorso vale per la fase difensiva: se si subiscono troppi gol la colpa è anche degli attaccanti che non coprono a sufficienza'. (Il Secolo XIX)

Via | Yahoo! Eurosport