Violamania Prandelli: rinnovo o azzurro?

I giorni senza calcio giocato vengono vissuti dal popolo viola con le prime voci di mercato che si susseguono, in particolare con ipotesi di rinforzi per difesa e centrocampo, ruoli in cui la rosa a disposizione di Cesare Prandelli è carente, ma soprattutto con lo scenario secondo cui lo stesso mister viola sarebbe fra i tecnici in pole per la successione di Marcello Lippi sulla panchina della Nazionale. La situazione del tecnico di Orzinuovi a Firenze pare chiara: Prandelli ha un contratto fino al 2011, con volontà da parte sua di rinnovare, perché lo stesso allenatore della Fiorentina crede nel progetto e vuole vincere qualcosa in viola, mentre la proprietà, fino a quando non si chiarirà la situazione Cittadella, non vuole prendere a lungo termine. In particolare i fratelli Della Valle non vogliono investire più le cifre dell'estate 2008 che consentirono di portare in viola Felipe Melo, Jovetic e Vargas su tutti. Dall'altra parte Prandelli è perfetto per i Della Valle, ma c'è la 'ferita' della mancata cessione di Mutu, non gradita in particolare al patron Diego, che, non ama tenere nell'azienda viola chi cerca aumenti di ingaggio e maggior fama. Il mister viola non ha mai fatto richieste di mercato particolarmente esagerate, non ama apparire, ma sicuramente è ambizioso: ha portato la Fiorentina ad una costanza di rendimento e risultati - un terzo posto e tre volte il quarto, al netto delle penalizzazioni di Calciopoli - che da anni la formazione gigliata non raggiungeva. Prandelli però intravede la possibilità concreta, se non quest'anno nel medio breve periodo, di tornare ad aprire la bacheca della Fiorentina, e consacrarsi ai massimi livelli agli occhi dei tifosi viola, che ha già conquistato negli ultimi anni. Dall'altra parte c’è una Federazione che si sta organizzando già per il dopo Mondiale, consapevole che Marcello Lippi tornerà a casa Juventus, e che sono pochi i tecnici in giro con 'le physique du role' per la panchina azzurra. La scelta deve ricadere su un allenatore dalla faccia pulita, che abbia già allenato campioni, abbia fatto risultati convincenti e possa piacere a molti: non solo ai vertici federali, ma soprattutto ai tifosi, e non solo del suo club. Un selezionatore capace di ricostruire, soprattutto coi giovani. Dunque Cesare Prandelli, più di Luciano Spalletti, sembra la prima scelta della Figc, a meno che non spunti a sorpresa il nome di Roberto Mancini. Una tentazione forte, cui però il mister viola rinuncerebbe pur di vincere qualcosa sotto il Duomo del Brunelleschi. 'Mi fa piacere che si parli di Prandelli sulla panchina della Fiorentina ma prima vorrei che vincesse qualcosa a Firenze' ha detto nel dopo partita del match contro l'Olanda un discepolo del mister viola, Alberto Gilardino. Ma il tempo per decidere quale sarà il futuro di Cesare Prandelli è adesso: il segnale deve arrivare forte dalla società. Rinnovo di contratto, fiducia al mister che ha riportato Firenze agli antichi splendori, e rilancio concreto del progetto viola, a prescindere da quello che sarà l’affaire 'Cittadella viola'. Segnali non chiari su Prandelli sarebbero la conferma del disimpegno dei Della Valle su Firenze e la rinuncia ad un tecnico che non è solo allenatore in campo, ma soprattutto vero uomo-società. Lasciar partire Prandelli sarebbe la fine concreta del 'progetto Fiorentina' targato Della Valle.

Via | Yahoo! Eurosport