L'Italia passa in Georgia: grazie Kaladze

Nessuna pre-tattica da parte di Marcello Lippi, nessuna voglia di nascondere una formazione già ampiamente disegnata fin dai primi giorni di ritiro. A Tibilisi, contro la Georgia, il Commissario Tecnico si affida al blocco Juve, con Cannavaro, Chiellini, Buffon, Camoranesi e Iaquinta in campo contemporaneamente, con le conferme di Rossi e Criscito dal primo minuto e con Palombo, al posto dello squalificato De Rossi, ad aiutare Pirlo in cabina di regia.

I primi cinque minuti di partita sono però della Georgia, con gli Azzurri che impiegano un po' prima di organizzare la propria manovra. Quando lo fanno, però, Iaquinta scivola nel momento in cui si era venuto a trovare in campo aperto su splendido suggerimento di Pirlo. Al 13', Camoranesi ci prova di testa su invito di Marchionni, ma manda alto sopra la traversa; sette minuti più tardi è la volta di Chiellini che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo, non trova la porta da pochi passi in tuffo di testa. L'Italia non gioca bene, anzi; il merito è però anche della Georgia che ci pressa altissimi e che impedisce a Pirlo e Palombo di costruire gioco palla a terra. La parte centrale del primo tempo è una noia pazzesca, con la sveglia che suona all'improvviso al minuto 41: Criscito si esibisce in una bella serpentina, entra in area e poi viene messo giù al momento di concludere. Tutto regolare secondo il direttore di gara, ma la nostra panchina è tutta in piedi alla ricerca di un rigore che ci avrebbe almeno potenzialmente permesso di andare a riposo in vantaggio.

Al settimo minuto della ripresa arriva il primo tiro in porta dell'Italia: ci prova Marchionni, su scarico di Iaquinta al limite dell'area, ma la sua conclusione è debole e non crea nessun problema a Lomaia. Al 55' ci strappa un applauso Buffon, che risponde da campione al colpo di testa da posizione ravvicinata di Dvalishvili: era fuorigioco, ma vedere parare così Buffon fa sempre piacere. La partita si sblocca al 56' grazie a...Kaladze, che realizza un autogol che ha del clamoroso sugli sviluppi di una conclusione di Palombo dai 35 metri. Subito dopo aver trovato il vantaggio, Lippi opera un doppio cambio: fuori Rossi e Marchionni, dentro D'Agostino e Quagliarella, con l'attaccante del Napoli che ha sul sinistro - 30 secondi dopo il suo ingresso in campo - la palla del 2-0, ma la sua conclusione a cercare il palo più lontano non inquadra la porta. Quagliarella è in forma, e si vede: al 64' una sua conclusione dalla distanza impegna Lomaia che si salva in qualche modo.

Al 67' arriva la doppietta di Kaladze; non è un errore, è proprio così. Il difensore del Milan e capitano della Georgia batte nuovamente il proprio portiere con una clamorosa deviazione nel tentativo di anticipare Iaquinta sugli sviluppi di un cross di Criscito dalla sinistra. Sul 2-0, l'Italia cresce - e ci mancherebbe altro - con la Georgia incapace di metterci in difficoltà. Nel finale c'è spazio anche per Santon, entrato al posto di Camoranesi, con l'Italia che sfiora la terza marcatura con Quagliarella, la cui conclusione si stampa sul palo interno (sulla ribattuta, pronto per il tap-in c'è Iaquinta, ma anche il tiro dell'attaccante della Juventus è fermato dal legno, ndr). Un minuto prima, però, Buffon si era dovuto superare sul tentativo di autogol di Criscito (sarà l'atmosfera di Tblisi che "chiama" questa giocata) che, nel tentativo di anticipare il proprio marcatore, per poco non beffava il proprio portiere. Finisce 2-0 per gli Azzurri: una partita positiva solo per i tre punti, e nient'altro. Forse Lippi adesso si sarà reso conto del perchè si parla così poco della Nazionale , e si cercano invece argomenti più "interessanti": questa Italia, così povera di talento e fantasia, è davvero un pessimo biglietto da visita per la squadra campione del mondo...

Fonte: Yahoo! Eurosport