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Serie A - Facchetti Jr "Papà infangato da barboni"
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Serie A - Facchetti Jr "Papà infangato da barboni"
Dopo il successo ottenuto sul Barça per 3-1 dalla sua Inter, Gianfelice Facchetti torna a parlare degli ultimi sviluppi del caso Calciopoli e lo fa con toni piuttosto accesi per ristabilire, una volta per tutte, la credibilità di suo padre. L'occasione è arrivata durante la presentazione a Milano dell'iniziativa 'Un gol per la vita', della Fondazione intitolata proprio all'ex presidente dell'Inter.
"La credibilità di mio padre non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni". Lo sfogo di Gianfelice Facchetti dopo la pubblicazione delle intercettazioni di telefonate del padre Giacinto nel corso del processo su Calciopoli. "Sono giorni di attacchi vili e volgari - ha affermato Gianfelice - quando nel 2006 mio padre morì il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria di Giacinto Facchetti non è solo nostra, ma è condivisa da tutta la città e ora va difesa insieme e con i denti". Per il figlio di Giacinto Facchetti, infatti, la pubblicazione delle nuove intercettazioni tra il padre e i designatori arbitrali rappresenta "un estremo tentativo, condotto in modo poco civile, della difesa di un imputato".
Gianfelice non ha mai voluto nominare Luciano Moggi, l'ex direttore generale della Juventus finito al centro dello scandalo di Calciopoli e responsabile della diffusione delle nuove intercettazioni, e ha assicurato che d'ora in poi la sua famiglia si trincererà nel silenzio, come gesto di fiducia nella magistratura. "Si stanno raccontando tante barzellette - ha concluso Facchetti junior - per gettare fumo negli occhi in un processo che è più mediatico che giudiziario".
Se di processo si parla, sorge spontaneo domandare circa quello dei tifosi nei confronti di Mario Balotelli. Anche se non ha voluto esprimersi nel merito degli atteggiamenti tenuti da SuperMario al termine della partita Inter-Barcellona di ieri sera, Gianfelice Facchetti ha riconosciuto la necessità di una presa di posizione da parte della società per risolvere il caso dell' 'enfant terrible'. "Una presa di posizione va fatta", ha osservato il figlio dell'ex presidente dell'Inter, "Sono cose di cui si discute da tutto l'anno - ha osservato Facchetti - e la situazione è delicata. Prenderanno provvedimenti, almeno per arrivare in modo utile alla fine della stagione".
Facchetti junior ha scelto di non interferire nelle decisioni che la società di via Durini prenderà nei riguardi di Mario Balotelli, ma ha comunque sollevato dubbi sull'efficacia di un'eventuale punizione di tipo economico. "Bisognerà valutare - ha osservato - se una multa sia davvero la cosa più intelligente e costruttiva". Intanto, però, c'è chi è pronto a scommettere che sulla storia di Balotelli all'Inter, siano tutti già pronti a scrivere la parola "Fine"
"La credibilità di mio padre non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni". Lo sfogo di Gianfelice Facchetti dopo la pubblicazione delle intercettazioni di telefonate del padre Giacinto nel corso del processo su Calciopoli. "Sono giorni di attacchi vili e volgari - ha affermato Gianfelice - quando nel 2006 mio padre morì il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria di Giacinto Facchetti non è solo nostra, ma è condivisa da tutta la città e ora va difesa insieme e con i denti". Per il figlio di Giacinto Facchetti, infatti, la pubblicazione delle nuove intercettazioni tra il padre e i designatori arbitrali rappresenta "un estremo tentativo, condotto in modo poco civile, della difesa di un imputato".
Gianfelice non ha mai voluto nominare Luciano Moggi, l'ex direttore generale della Juventus finito al centro dello scandalo di Calciopoli e responsabile della diffusione delle nuove intercettazioni, e ha assicurato che d'ora in poi la sua famiglia si trincererà nel silenzio, come gesto di fiducia nella magistratura. "Si stanno raccontando tante barzellette - ha concluso Facchetti junior - per gettare fumo negli occhi in un processo che è più mediatico che giudiziario".
Se di processo si parla, sorge spontaneo domandare circa quello dei tifosi nei confronti di Mario Balotelli. Anche se non ha voluto esprimersi nel merito degli atteggiamenti tenuti da SuperMario al termine della partita Inter-Barcellona di ieri sera, Gianfelice Facchetti ha riconosciuto la necessità di una presa di posizione da parte della società per risolvere il caso dell' 'enfant terrible'. "Una presa di posizione va fatta", ha osservato il figlio dell'ex presidente dell'Inter, "Sono cose di cui si discute da tutto l'anno - ha osservato Facchetti - e la situazione è delicata. Prenderanno provvedimenti, almeno per arrivare in modo utile alla fine della stagione".
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