PDL: OGGI GUBBIO TERMOMETRO DELLA 'PAX' TRA FINI E BERLUSCONI (IL PUNTO)

(ASCA) - Roma,10 set - Il tentativo di Silvio Berlusconi, ieri alla festa dei giovani del Pdl, di derubricare le tensioni con il presidente della Camera ad un semplice inciampo (un ''fraitendimento''), ha trovato un immediato stop dallo stesso Fini che a scena aperta, cioe' mentre la manifestazione era ancora in corso a Roma, ha immediatamente posto un rigido paletto sulla strada della ricomposizione.

Quanto questo paletto sia profondo sara' possibile valutarlo gia' oggi con la partecipazione dell'ex leader di An al convegno di Gubbio con i vertici del Pdl. Fini, infatti, ha annunciato che spieghera' a chiare lettere le ragioni della sua posizione critica (in realta' le sue 'condizioni' alla maggioranza).

L'indicazione di ieri e' stata comunque chiara: quanto si vuole e' un reale cambio di registro nei rapporti all'interno del partito, che neppure l'impegno sancito nella riunione a Palazzo Grazioli, ad avviare nel concreto incontri periodici del coordinamento nazionale e dell'ufficio di presidenza del Pdl, puo' soddisfare.

Anzi, la rigidita' della replica fa apparire anche questa mossa distensiva di Berlusconi quasi piu' un 'contentino' formale che non rassicura affatto Fini e che forse lo ha irritato ancora di piu'.

Se Berlusconi infatti, nel tentativo di ricucitura ha effettivamente fatto il primo passo, dapprima con una telefonata chiarificatrice e con l'appuntamento a prossimi incontri personali, mettendo quindi sul tavolo una concreta risposta alle istanze della terza carica dello Stato con l'impegno ad una collegialita' di partito, allo stesso tempo il premier, parlando ai giovani ex di An, ha ribadito con forza tutte le sue posizioni, lasciando ampio spazio al dubbio che agli impegni formali non corrisponderanno poi contenuti effettivi.

Ecco che la Lega e' ''l'alleato di acciaio'' con cui concordare le linee d'azione '''in stretto collegamento'' , e tanto per non lasciare spazio ad equivoci, sull'immigrazione il premier ha ribadito una posizione di estremo rigore con parole che piu' leghiste di cosi' non si poteva.

Sulla solidita' della sua posizione alla guida del partito e dell'esecutivo, poi, forte di un gradimento vantato al 68,4% e di un effettivo record di giornate a Palazzo Chigi infranto ai danni del precedente detentore, niente meno che Alcide De Gasperi, non ci possono essere dubbi, perche' ''gli italiani mi amano, si riconoscono in me, sono uno di loro'', con e nonostante tutto il corollario sulle belle donne. Come a dire non ci sono polemiche che scalfiscano questo consenso.

Ed anche l'altro fronte, quello dei rapporti con l'opposizione, resta ''cosa sua'', visto che ''finche' questo governo restera' al potere noi garantiremo che la situazione in Italia non decada nella direzione voluta dai comunisti e dai cattocomunisti'', cioe' che diventi uno ''Stato di polizia tributaria'', che ''spalanchi le frontiere agli immigrati africani e dell'est'' nella speranza della sinistra di trovare un nuovo bacino di voti.

Nel suo intervento di oggi a Gubbio dunque Fini replichera' a tutto questo, ma al di la' dei suoi intendimenti, dovra' anche tener conto del grandissimo consenso avuto ieri dal premier partecipando alla festa degli ex giovani di An, che hanno tributato a Berlusconi accoglienza ed ovazioni.