Champions League - Ancelotti vs Mou, la sfida delle sfide

A volte ritornano. Il tema degli ottavi di Champions League non può che essere questo. David Beckham ritrova il Manchester United, Karim Benzema il Lione, Aleksandr Hleb il Barcellona e, in linea puramente teorica, Luca Toni la Fiorentina. Non male. Peccato che la grande sfida sia tutta tra l'Inter di José Mourinho e il Chelsea di Carlo Ancelotti. Un confronto al quale non mancano gli ingredienti piccanti.

PRIMI RITORNI - Lo Special One tornerà per la prima volta a Stamford Bridge, Carletto a San Siro. Un ritorno incrociato che non può colpire per via dello spessore dei due personaggi e del legame intenso che unisce entrambi agli stadi nei quali hanno scritto le pagine più importanti delle rispettive carriere.

I PRECEDENTI E I TITULI - Per le statistiche, poi, è bene ricordare che i due si affronteranno per la quarta e la quinta volta. Sinora si sono sfidati in tre occasioni, tre ufficiali e un'amichevole. Nel derby della Madonnina il bilancio è in pari. All'andata vinse Ancelotti con il colpo di testa di Ronaldinho (1-0), al ritorno Mourinho con il braccio malandrino di Adriano a sbloccare il risultato (2-1). Ancelotti ha vinto anche la Supercoppa Europea 2004 contro il Porto. All'estate scorsa, invece, risale l'amichevole vinta 2-0 dal Chelsea a San Francisco con gol di Drogba e Lampard. Ancelotti conduce 3-1. Lo stesso vale per il confronto tra Champions vinte, con il tecnico italiano che si è imposto in due occasioni contro l'unica del portoghese. Nel complesso, però, Ancelotti ha portato a casa 10 titoli, contro i 14 di Mourinho.

LE STILETTATE DI UN TEMPO - Proprio di titoli vinti si è parlato spesso nelle polemiche tra i due. Discussioni forse inaugurate nel dicembre 2007 da Ancelotti, che secondo la stampa sarebbe stato rimpiazzato da Mourinho nella stagione successiva. Sono sicuro che sia lui a volere il Milan e non il Milan a volere lui, dichiarò con il solito sorriso il tecnico di Reggiolo. Che qualche mese dopo rincarò la dose alla medesima domanda: Se arriverà Mourinho? No. L'ho visto giocare a calcio e non mi pare granché. Una battuta bella e buona che mandò su tutte le furie lo Special One: Ma come? Anche Sacchi non aveva mai giocato a calcio ad alto livello. E poi il mio dentista è bravissimo anche se non ha mai avuto il mal di denti. Nell'anno di convivenza a Milano non sono mancate le scintille, compresa la pesante allusione di Mourinho alla disfatta di Istanbul: Ancelotti è l'unico allenatore al mondo che ha perso una finale dopo essere stato in vantaggio 3-0 all'intervallo. Roba da far arrabbiare anche uno tranquillo come Carletto. Che appena possibile non si è dimenticato di mandarle a dire. E ha chiuso la vicenda nel più condivisibile dei modi: Se Mourinho è Cristo, io di sicuro non sono un suo apostolo.

SERVE UN POMPIERE - Da qui a febbraio di tempo ne passerà e le polemiche non mancheranno. Per ora, comunque, è arrivato soltanto un gesto distensivo da parte dello stesso tecnico italiano. Secondo Ancelotti, infatti, le polemiche in questione sono soltanto roba da giornalisti e, soprattutto, la sfida di Champions può essere una buona occasione per far sì che si crei un buon rapporto tra i due. Sarà. L'impressione è che si tratti soltanto di buoni propositi e che la storia andrà diversamente. Anche perché l'obiettivo di Ancelotti è uno: cancellare definitivamente il ricordo di Mourinho dalle parti di Fulham Broadway.

Via | Yahoo! Eurosport