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PD: FRANCESCHINI, SI' AD ALLEANZE NO A FRAMMENTAZIONE
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PD: FRANCESCHINI, SI' AD ALLEANZE NO A FRAMMENTAZIONE
(ASCA) - Roma, 7 nov - ''Si' alle alleanze ma no al ritorno alle frammentazioni dell'Unione''. Procedere sulla strada delle primarie, ''grande prova di maturita' del partito''.
''Pronti a lavorare insieme'' al nuovo segretario Pierluigi Bersani ma no ad un partito in cui ''una identita' prevalga sull'altra''.
Questi i temi toccati dall'intervento (che ha ricevuto una buona dose di applausi) dell'ex segretario Dario Franceschini dal palco dell'Assemblea nazionale del Pd.
Franceschini ha detto di aver avvertito ''preoccupazioni e timori giunte fino a questa assemblea'' sulla bonta' della scelta delle primarie ''come se non si fosse maturi per questo passo e non ci fosse la necessaria maturita' per reggerne l'impatto. Una preoccupazione, pero' - ha tagliato corto Franceschini - piu' presente nei gruppi dirigenti che nel nostro popolo''.
Franceschini ha poi chiesto ''il coraggio del dibattito interno'', riconoscendo all'intervento di Bersani lo sforzo di aver ''cercato di recepire punti presenti nelle altre mozioni''.
''Come 'Area democratica' - ha poi aggiunto - cerchiamo un disegno di unita' e non chiediamo posti. Il Pd e' nato, pero', sul rispetto delle diversita' e deve restare cosi' perche' tutti si possano sentire a casa propria. Da qui il mio 'no' - ha poi detto Franceschini - ad un partito dove una identita' prevalga sull'altra anche perche' i partiti identitari sono finiti da tempo''.
Sul tema delle alleanze, invece, Franceschini, ha detto di sottoscriverne la necessita' (citando soprattutto l'Udc) ma ha respinto l'idea che si torni ''alla litigiosita' e alla frammentazione dell'Unione''. Da qui la difesa di quello che e' stato definito il ''saggio'' sbarramento al 4 per cento e la necessita' che si proceda ''alla semplificazione delle forze anche nel nostro campo''. ''Un partito che fa opposizione - ha poi chiarito Franceschini - deve anche preparare l'alternativa, sperimentando ora con quali forze questa e' possibile nella pratica e non sommando solo sigle, ma cercando una cultura comune''.
''Pronti a lavorare insieme'' al nuovo segretario Pierluigi Bersani ma no ad un partito in cui ''una identita' prevalga sull'altra''.
Questi i temi toccati dall'intervento (che ha ricevuto una buona dose di applausi) dell'ex segretario Dario Franceschini dal palco dell'Assemblea nazionale del Pd.
Franceschini ha detto di aver avvertito ''preoccupazioni e timori giunte fino a questa assemblea'' sulla bonta' della scelta delle primarie ''come se non si fosse maturi per questo passo e non ci fosse la necessaria maturita' per reggerne l'impatto. Una preoccupazione, pero' - ha tagliato corto Franceschini - piu' presente nei gruppi dirigenti che nel nostro popolo''.
Franceschini ha poi chiesto ''il coraggio del dibattito interno'', riconoscendo all'intervento di Bersani lo sforzo di aver ''cercato di recepire punti presenti nelle altre mozioni''.
''Come 'Area democratica' - ha poi aggiunto - cerchiamo un disegno di unita' e non chiediamo posti. Il Pd e' nato, pero', sul rispetto delle diversita' e deve restare cosi' perche' tutti si possano sentire a casa propria. Da qui il mio 'no' - ha poi detto Franceschini - ad un partito dove una identita' prevalga sull'altra anche perche' i partiti identitari sono finiti da tempo''.
Sul tema delle alleanze, invece, Franceschini, ha detto di sottoscriverne la necessita' (citando soprattutto l'Udc) ma ha respinto l'idea che si torni ''alla litigiosita' e alla frammentazione dell'Unione''. Da qui la difesa di quello che e' stato definito il ''saggio'' sbarramento al 4 per cento e la necessita' che si proceda ''alla semplificazione delle forze anche nel nostro campo''. ''Un partito che fa opposizione - ha poi chiarito Franceschini - deve anche preparare l'alternativa, sperimentando ora con quali forze questa e' possibile nella pratica e non sommando solo sigle, ma cercando una cultura comune''.
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