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Caterpillar, sesso shock a Berlino
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Caterpillar, sesso shock a Berlino
Un film contro la guerra e i vizi del potere, ma a scioccare sono le scene di sesso. "Caterpillar", il film del giapponese Koji Wakamatsu, presentato al Festival di Berlino, è destinato a fare parlare di sé per le disturbanti sequenze di amplessi tra una donna e suo marito, reduce di guerra, ridotto a un tronco umano senza gambe né braccia, muto e parzialmente sfigurato.
(Foto Lapresse)
Ancora sesso dunque a Berlino, ma ben lontano da quello rappresentato da Silvio Soldini in "Cosavogliodipiù". Qui sono rappresentati amplessi per forza di cose acrobatici tra il poveretto e la compagna. La storia è ambientata nel 1940 durante la seconda guerra Cino-Giapponese e il tenente Kurokawa ritorna a casa pieno di onori, ma privo appunto delle braccia e delle gambe perse in una delle tante battaglie a cui ha partecipato. Tutte le speranze sono ora riposte nella moglie di Kurokawa, Shigeiko (Shinobu Terajima); sarà suo compito infatti di donna giapponese di onorare l'imperatore e il suo paese prendendosi cura del pluridecorato Kyuzo (Shima Ohnishi) chiamato da tutti, compresa la stampa, 'soldato di dio'.
Ma le cose ben presto cambiano: se all'inizio la moglie ha solo legittimo terrore di quell'essere che gli viene portato in casa, poi si abitua all'idea di accudirlo e di farci anche l'amore (inizialmente con un evidente ribrezzo). Lentamente il ricordo di come era trattata e malmenata da quello stesso marito prima della sua partenza per la guerra si impossessa della mente della donna tanto da ritrovarsi lei stessa a maltrattarlo, in una vicenda che mescola pena e vendetta in cui si vuole riabilitare la figura della donna.
"Il mio paese è fondamentalmente una società maschilista - ha detto Koji Wakamatsu -. Gli uomini hanno usato senza alcuna vergogna violenza alla donne e le hanno considerate solo degli oggetti sessuali o macchine per produrre figli. Una cosa quest'ultima ancora molto sentita tanto da essere stata ribadita ultimamente da un nostro membro del parlamento. In questo film ho voluto descrivere come la violenza delle guerra può cambiare tutto anche i radicati rapporti che ci sono tra uomo e donna''.
(Foto Lapresse)
Ancora sesso dunque a Berlino, ma ben lontano da quello rappresentato da Silvio Soldini in "Cosavogliodipiù". Qui sono rappresentati amplessi per forza di cose acrobatici tra il poveretto e la compagna. La storia è ambientata nel 1940 durante la seconda guerra Cino-Giapponese e il tenente Kurokawa ritorna a casa pieno di onori, ma privo appunto delle braccia e delle gambe perse in una delle tante battaglie a cui ha partecipato. Tutte le speranze sono ora riposte nella moglie di Kurokawa, Shigeiko (Shinobu Terajima); sarà suo compito infatti di donna giapponese di onorare l'imperatore e il suo paese prendendosi cura del pluridecorato Kyuzo (Shima Ohnishi) chiamato da tutti, compresa la stampa, 'soldato di dio'.
Ma le cose ben presto cambiano: se all'inizio la moglie ha solo legittimo terrore di quell'essere che gli viene portato in casa, poi si abitua all'idea di accudirlo e di farci anche l'amore (inizialmente con un evidente ribrezzo). Lentamente il ricordo di come era trattata e malmenata da quello stesso marito prima della sua partenza per la guerra si impossessa della mente della donna tanto da ritrovarsi lei stessa a maltrattarlo, in una vicenda che mescola pena e vendetta in cui si vuole riabilitare la figura della donna.
"Il mio paese è fondamentalmente una società maschilista - ha detto Koji Wakamatsu -. Gli uomini hanno usato senza alcuna vergogna violenza alla donne e le hanno considerate solo degli oggetti sessuali o macchine per produrre figli. Una cosa quest'ultima ancora molto sentita tanto da essere stata ribadita ultimamente da un nostro membro del parlamento. In questo film ho voluto descrivere come la violenza delle guerra può cambiare tutto anche i radicati rapporti che ci sono tra uomo e donna''.
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