Serie B - Si fa presto a parlare di fair-play...

Quando il fair-play porta alla contestazione, è giusto parlare di calcio malato? È la domanda che si sta ponendo Bepi Pillon, estremamente amareggiato per le critiche ricevute dalla tifoseria ascolana dopo il gol "regalato" alla Reggina in compensazione di una rete realizzata qualche minuto prima con l'uomo a terra.

Sull'erba del Del Duca, Antenucci sblocca la partita al 15' mettendo in rete dopo un'azione confusa, con i giocatori della Reggina fermi (o quasi) ad attendere che il pallone venisse messo fuori, una regola non scritta ma che il "codice cavalleresco" sportivo considera ormai un "must". Il gesto atteso non arriva, scoppia il finimondo che porta anche all'espulsione di Costa: Pillon chiama i propri giocatori a raccolta, e alla ripresa del gioco la squadra si ferma per lasciare il pareggio agli avversari.

L'Ascoli (terzultimo in classifica in piena zona retrocessione) perderà poi quella partita 3-1, stesa nel finale dai gol di Bonazzoli e Barillà, e il bel gesto messo in atto dall'intera squadra per rimediare a un errore (comunque involontario) commesso pochi istanti prima, rischia ora di rivelarsi una micidiale arma a doppio taglio.

"Quando abbiamo segnato - ha spiegato il tecnico dell'Ascoli riferendosi al gol di Antenucci che aveva aperto le marcature - non ci eravamo accorti di cosa fosse successo. Il premio fair play? Più che a me, devono darlo alla squadra. Abbiamo deciso insieme come agire. In quel momento, con tutta la confusione che c'era, mi sembrava la cosa giusta da fare".

E mentre l'Italia plaude al bel gesto messo in atto dalla formazione bianconera, dalla tifoseria arrivano invece segnali diametralmente opposti, con le contestazioni derivanti anche dalla rabbia per aver incassato una sconfitta contro una squadra diretta rivale in classifica.

"Il nostro è un calcio malato - prosegue Pillon - siamo rimasti due ore negli spogliatoi: è tutto esasperato e più difficile. Nei mesi in cui sono stato fermo, sono andato all'estero e ho visto un altro calcio. Da noi è tutto esasperato, ci sono troppi interessi e troppe situazioni che rendono la partita una sofferenza e non una gioia".

Via | Yahoo! Eurosport