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DIFESA SUOLO: LEGAMBIENTE, TANTE AZIONI ANNUNCIATE MA TAGLI CONCRETI
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DIFESA SUOLO: LEGAMBIENTE, TANTE AZIONI ANNUNCIATE MA TAGLI CONCRETI
(ASCA) - Roma, 13 nov - ''Ancora chiacchiere. Nessun passo avanti concreto per la sicurezza nel nostro Paese, destinato a subire gli effetti devastanti e dolorosi di frane, alluvioni e incuria del territorio. In compenso pero', i tagli ai finanziamenti per le opere di messa in sicurezza sono veri e tangibili''. Cosi' Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, ha commentato il buco nell'acqua del Consiglio dei Ministri di ieri, che avrebbe dovuto affrontare un decreto legge proposto dal Ministero dell'Ambiente per pianificare un sistema coordinato di interventi in tema di difesa del suolo.
''Di fronte alla tragedia che ha colpito prima Messina e poi Ischia - ha continuato Cogliati Dezza - il Ministero dell'Ambiente aveva lanciato la proposta di un piano da un miliardo di euro per la riduzione del rischio idrogeologico.
Peccato che in Finanziaria, gli stanziamenti per la difesa del suolo siano, in realta', in caduta libera: dai 510 milioni di euro del Governo Prodi si e' passati ai 270 dello scorso anno e infine ai 120 previsti per il 2010. Investire in sicurezza attraverso un serio programma di gestione e manutenzione del territorio rappresenta invece lo strumento piu' idoneo per uscire dall'emergenza garantendo anche una concreta ripresa occupazionale ed economica dei territori''.
''Di fronte alla tragedia che ha colpito prima Messina e poi Ischia - ha continuato Cogliati Dezza - il Ministero dell'Ambiente aveva lanciato la proposta di un piano da un miliardo di euro per la riduzione del rischio idrogeologico.
Peccato che in Finanziaria, gli stanziamenti per la difesa del suolo siano, in realta', in caduta libera: dai 510 milioni di euro del Governo Prodi si e' passati ai 270 dello scorso anno e infine ai 120 previsti per il 2010. Investire in sicurezza attraverso un serio programma di gestione e manutenzione del territorio rappresenta invece lo strumento piu' idoneo per uscire dall'emergenza garantendo anche una concreta ripresa occupazionale ed economica dei territori''.
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