PIEMONTE/UNIONCAMERE: -19,4% PRODUZIONE INDUSTRIALE NEL II TRIMESTRE

(ASCA) - Torino, 8 set - Nuovo calo a due cifre per la produzione industriale piemontese nel secondo trimestre del 2009, ma si confermano alcuni segnali di segno opposto soprattutto per quanto riguarda la domanda estera. E' quanto rileva Unioncamere Piemonte che nella sua relazione congiunturale indica per il periodo aprile-giugno un arretramento dell'indice del 19,4% leggermente migliore della media nazionale attestata su un calo del 22,7%. La contrazione piu' forte si registra nella lavorazione dei metalli (-28,6%) e nella meccanica (-26,4%). La deludente performance del tessuto manifatturiero regionale si associa, tuttavia, ai risultati piu' confortanti degli altri indicatori congiunturali: se gli ordinativi interni registrano un lieve incremento rispetto al I trimestre del 2009 (+0,8%), sul fronte dei nuovi ordini dall'estero la tendenza positiva appare ancora piu' marcata (+10,4%), indice che la ripresa potrebbe ripartire proprio dalla domanda estera. Un ulteriore segnale positivo e' rappresentato dall'incremento della produzione industriale rispetto al I trimestre del 2009 (+4,3%). Il fatturato delle imprese registra, invece, una contrazione media del -21,7% rispetto al periodo aprile-giugno del 2008, e anche sul fronte degli impianti si riscontra una sostanziale diminuzione della percentuale di utilizzo rispetto al dato medio degli ultimi anni. ''Com'era prevedibile - commenta Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte - l'industria manifatturiera piemontese ha subi'to, anche nel II trimestre del 2009, una pesante battuta d'arresto. Vanno tuttavia evidenziati alcuni germogli di ripresa congiunturale: in primo luogo, la variazione della produzione rispetto ai tre mesi precedenti e' positiva; in secondo luogo, esiste un settore, quello alimentare, che continua a manifestare una crescita produttiva; infine, le previsioni degli imprenditori per il secondo semestre dell'anno sono meno pessimiste rispetto a tre mesi fa, soprattutto quelle riguardanti i mercati internazionali. Quest'ultimo dato, in particolare, testimonia ancora una volta la forza del made in Italy e la competitivita' dei prodotti locali sui mercati esteri, conquistata grazie alla capacita' innovativa delle nostre imprese, che continuano, anche in questo momento di difficolta', a dar vita a produzioni di qualita', vera chiave per la ripresa che tutti auspichiamo''.