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Conte: "Cerchiamo un top player... come Vidal"
Calcio Politico :: Calcio :: Serie A
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Conte: "Cerchiamo un top player... come Vidal"
Nella prima conferenza stampa stagionale Antonio Conte riprende come aveva lasciato: è un fiume in piena. Tanti, tantissimi gli argomenti toccati e il primo, naturalmente, non poteva che essere il calcio scommesse e il suo recente viaggio a Roma dal procuratore federale. Conte è stato molto chiaro a riguardo: "Ho sempre avuto grandissima stima e grandissima fiducia in chi sta conducendo le indagini, in questa vicenda che sicuramente non è una bella vicenda, ma, anzi, è una bruttissima vicenda. L'altro giorno sono stato chiamato in Procura, ho potuto esporre e chiarire punto per punto qualsiasi situazione, raccontando la mia storia che penso sia assolutamente credibile. Da questo punto di vista solo molto fiducioso, sereno e a posto con la coscienza".
CAPITOLO SCOMMESSE - Chiuso il capitolo scommesse Conte ha iniziato a parlare della stagione che sta per cominciare e, il primo ed ovvio riferimento, non poteva che essere per l'assenza dopo 19 anni di Alessandro Del Piero. "Mi preme, mi preme sottolineare che sicuramente è molto strano dopo tanti anni che non ci sia - ha detto il tecnico della Juventus -. L'anno scorso lui e Buffon mi hanno aiutato tantissimo il mio è un ringraziamento sentito nei confronti di Ale. E' una presenza che sicuramente manca, però sappiamo benissimo che bisogna sempre andare avanti nelle cose, nella vita, e io a lui auguro le migliori fortune perché se le merita, per quello che ha fatto e per quello che sicuramente farà nel presente e nel futuro"
OBIETTIVO? PRIMA L'ITALIA, POI IL RESTO - Inevitabile, nella prima conferenza dell'anno, parlare di calciomercato. A conte è stato sottolineato come il Milan, Inter e Napoli abbiamo ceduto top player e non li abbiano invece ancora sostituiti. Conte ha risposto così: "Questo significa che la Juventus l'anno scorso ha fatto qualcosa di super straordinario, perché i calciatori da 40-50 milioni ce li avevano gli altri, non ce li avevamo certo noi -Il tecnico salentino ha poi continuato cercando di smorzare i "troppi entusiasmi" -. Siamo stati molto bravi a fare fondamenta importanti, a costruire dei piani, però il palazzo è ancora tutto da costruire, perché consentitemi di dire che sento un po' troppo entusiasmo che gira intorno. L'anno scorso abbiamo vinto lo Scudetto ed io non dimentico mai che due anni fa e tre anni fa siamo arrivati settimi. Quindi, quando si parla di obiettivi, cerchiamo di confermarci in Italia, che è uno step importante per noi. Poi verrà il resto, come la Champions, che affrontero con grande entusiasmo cercando di arrivare più in là possibile".
TOP PLAYER... ECONOMICO - E dopo il mercato degli altri, naturalmente, si torna in casa Juve e l'argomento top player non poteva non essere toccato. La Juventus si è infatti già aggiudicata sia Isla, Asamosh e Giovinco ma è ancora alla caccia del grosso nome in attacco. Conte però pare avere le idee chiare: "Il top player - ha affermato il tecnico bianconero - dev'essere un top player non a livello economico, dev' essere un top player a livello calcistico. Faccio un esempio: il Vidal della situazione l'anno scorso è stato pagato come un giocatore normale, e invece in campo si è dimostrato un top player. Preferisco che arrivi un top player da campo piuttosto che un top player a livello economico, perché a volte pagare 40 milioni non significa che quei 40 milioni poi te li porti sul campo. A volte ne paghi 10, ne paghi 7-8 e sul campo ne dimostrano 40. Detto questo, noi gli obiettivi li abbiamo e io e la società li conosciamo benissimo".
ANNO NUOVO, VECCHIA FILOSOFIA - Conte si ritiene soddisfatto dagli acquisti sin qui fatti dalla dirigenza, di chiara in totale sintonia, ma sottolinea più volte come alla Juventus manchi ancora qualcosa. "Io so benissimo che c'è da fare, la società lo sa benissimo, quindi... lo sappiamo entrambi che c'è ancora da fare". Detto questo però, per Conte, è stato inevitabile parlare dei nuovi acquisti e di come questi siano arrivati a rimpinzare un reparto già comunque molto competitivo: "Diciamo che Asamoh e Isla sono due obiettivi centrati in pieno - ha affermato soddisfatto il tecnico salentino, che ha poi continuato però affermando come non voglia sentir parlare di titolari -. Non ci saranno nè titolari, nè riserve. C'è una rosa alla quale io attingerò per affrontare tre competizioni in cui vorremmo essere protagonisti. E quindi giocherà chi in quel momento mi darà più garanzie, sia che possa essere Champions, sia che possa essere campionato, sia che possa essere Coppa Italia".
"LUCIO? E' UN PROFESSIONISTA E SONO CONTENTO" - Il finale è poi dedicato a varie curiosità: dalla gestione della maglia numero 10, alle dichiarazioni di Lucio. "Democratico? Sono così democratico che la maglia numero 10 sceglierò io a chi darla - ha affermato un sorridente Conte -. Riguardo a Lucio invece non vedo problemi: il professionista può stare anche per dieci anni con una maglia, però nel momento in cui cambia squadra deve sposare l'idea, il progetto, la maglia e i tifosi, perché è una questione proprio di professionismo, è una questione di uomo. E quindi sono contento dell'accoglienza che è stata riservata a Lucio, così come sono altresì convinto che Lucio farà una grandissima stagione".
IL RITORNO DI ZEMAN - Non poteva mancare, infine, una battuta su Zeman e le sue dichiarazioni dei giorni precedenti. Conte, interpellato proprio su questo, ha tagliato corto: "Diamo il bentornato a mister Zeman in serie A. Le risposte migliori penso che debbano essere date sul campo... e penso che le darà il campo".
Fonte: Yahoo! Eurosport
CAPITOLO SCOMMESSE - Chiuso il capitolo scommesse Conte ha iniziato a parlare della stagione che sta per cominciare e, il primo ed ovvio riferimento, non poteva che essere per l'assenza dopo 19 anni di Alessandro Del Piero. "Mi preme, mi preme sottolineare che sicuramente è molto strano dopo tanti anni che non ci sia - ha detto il tecnico della Juventus -. L'anno scorso lui e Buffon mi hanno aiutato tantissimo il mio è un ringraziamento sentito nei confronti di Ale. E' una presenza che sicuramente manca, però sappiamo benissimo che bisogna sempre andare avanti nelle cose, nella vita, e io a lui auguro le migliori fortune perché se le merita, per quello che ha fatto e per quello che sicuramente farà nel presente e nel futuro"
OBIETTIVO? PRIMA L'ITALIA, POI IL RESTO - Inevitabile, nella prima conferenza dell'anno, parlare di calciomercato. A conte è stato sottolineato come il Milan, Inter e Napoli abbiamo ceduto top player e non li abbiano invece ancora sostituiti. Conte ha risposto così: "Questo significa che la Juventus l'anno scorso ha fatto qualcosa di super straordinario, perché i calciatori da 40-50 milioni ce li avevano gli altri, non ce li avevamo certo noi -Il tecnico salentino ha poi continuato cercando di smorzare i "troppi entusiasmi" -. Siamo stati molto bravi a fare fondamenta importanti, a costruire dei piani, però il palazzo è ancora tutto da costruire, perché consentitemi di dire che sento un po' troppo entusiasmo che gira intorno. L'anno scorso abbiamo vinto lo Scudetto ed io non dimentico mai che due anni fa e tre anni fa siamo arrivati settimi. Quindi, quando si parla di obiettivi, cerchiamo di confermarci in Italia, che è uno step importante per noi. Poi verrà il resto, come la Champions, che affrontero con grande entusiasmo cercando di arrivare più in là possibile".
TOP PLAYER... ECONOMICO - E dopo il mercato degli altri, naturalmente, si torna in casa Juve e l'argomento top player non poteva non essere toccato. La Juventus si è infatti già aggiudicata sia Isla, Asamosh e Giovinco ma è ancora alla caccia del grosso nome in attacco. Conte però pare avere le idee chiare: "Il top player - ha affermato il tecnico bianconero - dev'essere un top player non a livello economico, dev' essere un top player a livello calcistico. Faccio un esempio: il Vidal della situazione l'anno scorso è stato pagato come un giocatore normale, e invece in campo si è dimostrato un top player. Preferisco che arrivi un top player da campo piuttosto che un top player a livello economico, perché a volte pagare 40 milioni non significa che quei 40 milioni poi te li porti sul campo. A volte ne paghi 10, ne paghi 7-8 e sul campo ne dimostrano 40. Detto questo, noi gli obiettivi li abbiamo e io e la società li conosciamo benissimo".
ANNO NUOVO, VECCHIA FILOSOFIA - Conte si ritiene soddisfatto dagli acquisti sin qui fatti dalla dirigenza, di chiara in totale sintonia, ma sottolinea più volte come alla Juventus manchi ancora qualcosa. "Io so benissimo che c'è da fare, la società lo sa benissimo, quindi... lo sappiamo entrambi che c'è ancora da fare". Detto questo però, per Conte, è stato inevitabile parlare dei nuovi acquisti e di come questi siano arrivati a rimpinzare un reparto già comunque molto competitivo: "Diciamo che Asamoh e Isla sono due obiettivi centrati in pieno - ha affermato soddisfatto il tecnico salentino, che ha poi continuato però affermando come non voglia sentir parlare di titolari -. Non ci saranno nè titolari, nè riserve. C'è una rosa alla quale io attingerò per affrontare tre competizioni in cui vorremmo essere protagonisti. E quindi giocherà chi in quel momento mi darà più garanzie, sia che possa essere Champions, sia che possa essere campionato, sia che possa essere Coppa Italia".
"LUCIO? E' UN PROFESSIONISTA E SONO CONTENTO" - Il finale è poi dedicato a varie curiosità: dalla gestione della maglia numero 10, alle dichiarazioni di Lucio. "Democratico? Sono così democratico che la maglia numero 10 sceglierò io a chi darla - ha affermato un sorridente Conte -. Riguardo a Lucio invece non vedo problemi: il professionista può stare anche per dieci anni con una maglia, però nel momento in cui cambia squadra deve sposare l'idea, il progetto, la maglia e i tifosi, perché è una questione proprio di professionismo, è una questione di uomo. E quindi sono contento dell'accoglienza che è stata riservata a Lucio, così come sono altresì convinto che Lucio farà una grandissima stagione".
IL RITORNO DI ZEMAN - Non poteva mancare, infine, una battuta su Zeman e le sue dichiarazioni dei giorni precedenti. Conte, interpellato proprio su questo, ha tagliato corto: "Diamo il bentornato a mister Zeman in serie A. Le risposte migliori penso che debbano essere date sul campo... e penso che le darà il campo".
Fonte: Yahoo! Eurosport
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