Cerca
Accedi
Chi è online?
In totale ci sono 22 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 22 Ospiti :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 45 il Gio Lug 05, 2012 5:58 am
Migliori postatori
Antonio | ||||
Mago del sangue | ||||
Davide | ||||
walter | ||||
Marco | ||||
silvio | ||||
Eddy | ||||
mjmj | ||||
francesco.diavolo | ||||
Spacca |
Statistiche
Abbiamo 57 membri registratiL'ultimo utente registrato è Rubbraveche
I nostri utenti hanno pubblicato un totale di 4040 messaggi in 3642 argomenti
Parole chiave
Ultimi argomenti attivi
OpenBitTorrent è di nuovo on-line
Pagina 1 di 1
OpenBitTorrent è di nuovo on-line
Sul finire di maggio, il popolare tracker OpenBitTorrent.com era divenuto irraggiungibile. Il provider che ospitava il sito era stato infatti obbligato da una sentenza a rivelare l'identità del gestore del sito ad una coalizione di produttori cinematografici intenzionati a smantellare un servizio che, secondo il loro punto di vista, è una risorsa di riferimento per tutti i condivisori di opere protette da diritto d'autore.
Si è comunque tratto di una vittoria di Pirro: già venerdì infatti, il sito ha iniziato ad essere nuovamente raggiungibile, inizialmente in maniera intermittente, poi in pianta stabile.
Il ritorno è stato possibile grazie alla migrazione del servizio presso un provider spagnolo. La scelta non è stata casuale: in molteplici circostanze infatti, le corti iberiche hanno mostrato un atteggiamento di tolleranza nei confronti delle risorse dedicate al peer-to-peer (si veda, fra le altre, "Spagna: linkare contenuti P2P non è illegale" e "Spagna: offrire link a file P2P non è reato").
Le attività di OpenBitTorrent sono già riprese come di consueto, per la gioia dei 20 milioni di client che si appoggiano al servizio per coordinare le fasi iniziali dei trasferimenti.
Due sono gli aspetti della vicenda che devono far riflettere. In prima battuta, è interessante notare che sono bastati meno di 10 giorni perché il servizio tornasse raggiungibile. Se associato al recupero ancora più rapido di The Pirate Bay, pare proprio che i detentori dei diritti abbiano più di un problema ad estromettere dalla rete anche singole, specifiche risorse.
Se anche così fosse, resta da verificare quanto la manovra riuscirebbe realmente ad impensierire i condivisori. In queste settimane infatti, la rete BitTorrent non ha minimamente risentito della mancanza di OpenBitTorrent: nonostante nemmeno i tracker di The Pirate Bay siano raggiungibili dall'Italia infatti, vi sono molti altri servizi alternativi che rimangono funzionanti e che, se affiancati alle funzionalità di auto-organizzazione dei peer (DHT e PEX), rendono il circuito di condivisione davvero difficile da abbattere.
Si è comunque tratto di una vittoria di Pirro: già venerdì infatti, il sito ha iniziato ad essere nuovamente raggiungibile, inizialmente in maniera intermittente, poi in pianta stabile.
Il ritorno è stato possibile grazie alla migrazione del servizio presso un provider spagnolo. La scelta non è stata casuale: in molteplici circostanze infatti, le corti iberiche hanno mostrato un atteggiamento di tolleranza nei confronti delle risorse dedicate al peer-to-peer (si veda, fra le altre, "Spagna: linkare contenuti P2P non è illegale" e "Spagna: offrire link a file P2P non è reato").
Le attività di OpenBitTorrent sono già riprese come di consueto, per la gioia dei 20 milioni di client che si appoggiano al servizio per coordinare le fasi iniziali dei trasferimenti.
Due sono gli aspetti della vicenda che devono far riflettere. In prima battuta, è interessante notare che sono bastati meno di 10 giorni perché il servizio tornasse raggiungibile. Se associato al recupero ancora più rapido di The Pirate Bay, pare proprio che i detentori dei diritti abbiano più di un problema ad estromettere dalla rete anche singole, specifiche risorse.
Se anche così fosse, resta da verificare quanto la manovra riuscirebbe realmente ad impensierire i condivisori. In queste settimane infatti, la rete BitTorrent non ha minimamente risentito della mancanza di OpenBitTorrent: nonostante nemmeno i tracker di The Pirate Bay siano raggiungibili dall'Italia infatti, vi sono molti altri servizi alternativi che rimangono funzionanti e che, se affiancati alle funzionalità di auto-organizzazione dei peer (DHT e PEX), rendono il circuito di condivisione davvero difficile da abbattere.
Argomenti simili
» Gioco per COLORARE i disegni On-line
» UNICO PF 2013, software on line
» CLIMATOLOGIA: E' ON LINE SITO AGGIORNATO AERONAUTICA MILITARE
» ISTAT: 1 FAMIGLIA SU 2 NAVIGA ON LINE MA SU BANDA LARGA RESTA GAP
» POSTE: ANTITRUST ACCETTA IMPEGNI, PAGAMENTO BOLLETTINI ANCHE ON LINE
» UNICO PF 2013, software on line
» CLIMATOLOGIA: E' ON LINE SITO AGGIORNATO AERONAUTICA MILITARE
» ISTAT: 1 FAMIGLIA SU 2 NAVIGA ON LINE MA SU BANDA LARGA RESTA GAP
» POSTE: ANTITRUST ACCETTA IMPEGNI, PAGAMENTO BOLLETTINI ANCHE ON LINE
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Ven Mar 27, 2015 10:09 pm Da Antonio
» Clinica,Lubitz non in cura depressione
Ven Mar 27, 2015 10:09 pm Da Antonio
» Esplosione a Manhattan: due dispersi
Ven Mar 27, 2015 10:08 pm Da Antonio
» Bild, Lubitz era in crisi con fidanzata
Ven Mar 27, 2015 10:08 pm Da Antonio
» Lubitz quel giorno era 'in malattia'
Ven Mar 27, 2015 10:08 pm Da Antonio
» Borsa: Wall Street chiude in rialzo
Ven Mar 27, 2015 10:07 pm Da Antonio
» P.A: ritardi fattura digitale
Ven Mar 27, 2015 10:06 pm Da Antonio
» Poletti, Pil è inversione situazione
Ven Mar 27, 2015 10:06 pm Da Antonio
» Bankitalia:Guzzetti, interesse per quote
Ven Mar 27, 2015 10:06 pm Da Antonio