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Inter-Barcellona 3-1: Mourinho affonda Guardiola
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Inter-Barcellona 3-1: Mourinho affonda Guardiola
Tutti si aspettavano mosse tattiche imprevedibili da parte di Mourinho per fermare il formidabile Barcellona. Invece l’allenatore interista ha usato il buon senso, non ha sconvolto il modulo della sua squadra e ha affondato il Barça. Le solite tre punte in attacco: Milito, Eto’o e Pandev, con questi ultimi due impegnati anche a tornare a dar man forte al centrocampo, Sneijder in veste di suggeritore, centrocampo con Motta e Cambiasso, difesa con Maicon, Samuel, Lucio e Zanetti. Come ha pensato di fermare Messi? Semplicemente raddoppiando la marcatura: Motta andava sull’argentino in prima battuta e Cambiasso era alle sue spalle pronto a intervenire se il compagno veniva superato.
Qual è stata dunque l’arma vincente dell’Inter ? La decisione dell’allenatore portoghese di togliere l’iniziativa al formidabile squadrone di Guardiola attaccandolo nel suo unico punto debole: la difesa. Il campo gli ha dato ragione perché l’Inter con le sue formidabili punte ha costruito una bella serie di occasioni da gol che se concretizzate avrebbero umiliato i catalani. Il grande merito di Mourinho è quello di essere riuscito nel corso di questa stagione a trasformare una squadra, che in Champions entrava in campo quasi smarrita ed era incapace di mettere in campo tutte le sue grandi potenzialità, in una squadra che ora affronta senza timore reverenziale il Barcellona e gioca con tre punte e un rifinitore. Un piccolo appunto però a Mourinho bisogna farlo: perché togliere Pandev e sostituirlo con Stankovic rinunciando alle tre punte? Non valeva allora la pena di far entrare Balotelli e non cambiare un modulo che si rivelava vincente? Forse non avremmo assistito a quel brutto episodio di fine gara con la maglia gettata a terra dall’irascibile giovane talento interista.
Guardiola,che è un grandissimo tecnico, si merita una bella tirata d’orecchie. Già sabato scorso con l’Espanyol ci aveva lasciati perplessi quando nel primo tempo aveva schierato una formazione con Dani Alves e Maxwell come ali, lasciando in panchina Ibrahimovic e Henry. Anche ieri sera con una decisione cervellotica, che ci ha lasciato altrettanto stupiti sul risultato di 1-2, invece di far entrare Henry ha mandato in campo un terzino di fascia come Abidal! Ma non era meglio giocare con il formidabile trio Messi, Ibrahimovic e Henry per mettere in difficoltà la difesa dell’Inter?
Qual è stata dunque l’arma vincente dell’Inter ? La decisione dell’allenatore portoghese di togliere l’iniziativa al formidabile squadrone di Guardiola attaccandolo nel suo unico punto debole: la difesa. Il campo gli ha dato ragione perché l’Inter con le sue formidabili punte ha costruito una bella serie di occasioni da gol che se concretizzate avrebbero umiliato i catalani. Il grande merito di Mourinho è quello di essere riuscito nel corso di questa stagione a trasformare una squadra, che in Champions entrava in campo quasi smarrita ed era incapace di mettere in campo tutte le sue grandi potenzialità, in una squadra che ora affronta senza timore reverenziale il Barcellona e gioca con tre punte e un rifinitore. Un piccolo appunto però a Mourinho bisogna farlo: perché togliere Pandev e sostituirlo con Stankovic rinunciando alle tre punte? Non valeva allora la pena di far entrare Balotelli e non cambiare un modulo che si rivelava vincente? Forse non avremmo assistito a quel brutto episodio di fine gara con la maglia gettata a terra dall’irascibile giovane talento interista.
Guardiola,che è un grandissimo tecnico, si merita una bella tirata d’orecchie. Già sabato scorso con l’Espanyol ci aveva lasciati perplessi quando nel primo tempo aveva schierato una formazione con Dani Alves e Maxwell come ali, lasciando in panchina Ibrahimovic e Henry. Anche ieri sera con una decisione cervellotica, che ci ha lasciato altrettanto stupiti sul risultato di 1-2, invece di far entrare Henry ha mandato in campo un terzino di fascia come Abidal! Ma non era meglio giocare con il formidabile trio Messi, Ibrahimovic e Henry per mettere in difficoltà la difesa dell’Inter?
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