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TERRORISMO: MARONI, PRIMA DI TUTTO SICUREZZA PER CHI VOLA
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TERRORISMO: MARONI, PRIMA DI TUTTO SICUREZZA PER CHI VOLA
(ASCA) - Roma, 7 gen - La sicurezza negli aeroporti italiani deve venire prima di tutto. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine del comitato che si e' riunito all'Enac per decidere l'introduzione dei body scanner negli aeroporti italiani per i controlli di sicurezza.
''La decisione - ha detto Maroni - e' assolutamente condivisibile e condivisa. Prima di tutto deve venire la sicurezza per chi vola. Sulla privacy abbiamo sentito il garante, anche se questa e' una questione posta dai garanti europei. Intendiamo affrontare e risolvere questa questione a livello italiano ma anche europeo. La decisione e' stata comunque presa e verra' attuata compatibilmente con i tempi di fornitura dei body scanner, circa due-tre mesi al massimo''.
Maroni ha anche annunciato che nella prossima riunione informale dei ministri dell'Interno europei, che si terra' il 21 gennaio prossimo a Toledo, verra' affrontata la questione e lui stesso proporra' che anche nel caso in cui l'Europa non prenda una decisione unanime sull'introduzione dei body scanner, ci sia almeno ''la condivisione di tutti i paesi della posizione italiana''.
''La decisione - ha detto Maroni - e' assolutamente condivisibile e condivisa. Prima di tutto deve venire la sicurezza per chi vola. Sulla privacy abbiamo sentito il garante, anche se questa e' una questione posta dai garanti europei. Intendiamo affrontare e risolvere questa questione a livello italiano ma anche europeo. La decisione e' stata comunque presa e verra' attuata compatibilmente con i tempi di fornitura dei body scanner, circa due-tre mesi al massimo''.
Maroni ha anche annunciato che nella prossima riunione informale dei ministri dell'Interno europei, che si terra' il 21 gennaio prossimo a Toledo, verra' affrontata la questione e lui stesso proporra' che anche nel caso in cui l'Europa non prenda una decisione unanime sull'introduzione dei body scanner, ci sia almeno ''la condivisione di tutti i paesi della posizione italiana''.
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