Lippi difende la Juve, ma non torna

"L'ombra di Lippi non c'è, non sono il burattinaio della Juventus. Ho solo risposto ad alcune domande che mi avevano fatto. Su Ferrara ho detto che poteva far bene ed era predisposto, su Cannavaro che ne pensavo tutto il bene possibile e la stessa cosa anche di Grosso". Risponde così Marcello Lippi a chi prospetta un nuovo matrimonio tra l'attuale ct della Nazionale e il club bianconero, con cui il tecnico viareggino ha già speso 8 anni di carriera.

Un'eventualità da escludere, secondo Lippi: "Quello che farò dopo i Mondiali non lo so, ma l'ho detto un miliardo di volte che non tornerò alla Juve: né a fare l'allenatore, né il dirigente...". Un'analisi sul momento difficile della sua ex squadra, comunque, merita di essere fatta e il ct azzurro punta il dito sugli infortuni, che non hanno dato la possibilità a Ferrara di sviluppare i suoi schemi e le sue idee: "La squadra così com'era stata pensata in estate non ha mai giocato, prima Sissoko, poi Iaquinta, Marchisio e Del Piero non sono stati a disposizione. Si sono creati momenti di difficoltà, qualche sconfitta di troppo ed ora c'è insicurezza e un po' di paura".

La chiave, insomma, sta nella fiducia e nell'entusiasmo, ma basterà il ritorno in società di Bettega ("un bianconero nelle ossa e di grande esperienza") per girare la chiave e ripartire?

Via | Yahoo! Eurosport