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CLIMA: RAPPORTO UNICEF A CINQUE ANNI DA TSUNAMI, DONATI 146 MLD DOLLARI
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CLIMA: RAPPORTO UNICEF A CINQUE ANNI DA TSUNAMI, DONATI 146 MLD DOLLARI
(ASCA) - Roma, 18 dic - L'Unicef ha lanciato oggi un rapporto quinquennale che riassume i risultati dei programmi di ricostruzione e assistenza portati avanti negli otto paesi colpiti dal terribile tsunami del 26 dicembre 2004, che hanno provocato danni senza precedenti: circa 230.000 persone, in maggioranza donne e bambini, hanno perso la vita. Intere comunita' sono state distrutte, case, scuole e centri sanitari sono stati spazzati via. Tuttavia, gli aiuti internazionali forniti alle popolazioni per la ricostruzione hanno permesso di ripristinare i servizi di base e di costruire meglio di prima.
La comunita' internazionale ha donato per l'emergenza piu' di 14 miliardi di dollari. L'Unicef ha contribuito con circa 694,7 milioni di dollari, tre quarti dei quali derivanti esclusivamente dall'attivita' di raccolta fondi dei Comitati Nazionali.
Come mostra il nuovo rapporto non solo e' stato possibile ricostruire nuovamente e meglio alcuni servizi di base, come centri sanitari, scuole e infrastrutture idriche, ma si e' anche potuto aumentare la sicurezza nelle comunita' piu' colpite dal disastro e dai conflitti armati soprattutto per proteggere i bambini e le bambine.
In Indonesia, per esempio, ''la risposta internazionale a questa emergenza ha creato un'occasione senza precedenti per accelerare il processo di pace tra il governo Indonesiano e il ''Free Aceh Movement'' indica il rapporto, che a riguardo cita l'accordo di pace firmato da entrambi le parti nell'agosto del 2005. Oltre a soddisfare le necessita' immediate dovute all'emergenza dello tsunami, le attivita' di ricostruzione portate avanti dall'Unicef si sono concentrate sia nelle zone danneggiate dal maremoto sia nelle aree di conflitto, una scelta strategica orientata a consolidare la pace conquistata in seguito al disastro naturale.
In Thailandia la ricostruzione e' servita anche per favorire la nascita di sistemi nazionali a tutela dell'infanzia. Nel 2007 e' stato creato un Sistema di vigilanza per la protezione dell'infanzia con lo scopo di identificare e monitorare i bambini orfani a causa del disastro e quelli a rischio. Il programma, che nel 2007 e' stato applicato in 27 sub-distretti ed in 36 nel 2008, verra' ora applicato su scala nazionale.
La comunita' internazionale ha donato per l'emergenza piu' di 14 miliardi di dollari. L'Unicef ha contribuito con circa 694,7 milioni di dollari, tre quarti dei quali derivanti esclusivamente dall'attivita' di raccolta fondi dei Comitati Nazionali.
Come mostra il nuovo rapporto non solo e' stato possibile ricostruire nuovamente e meglio alcuni servizi di base, come centri sanitari, scuole e infrastrutture idriche, ma si e' anche potuto aumentare la sicurezza nelle comunita' piu' colpite dal disastro e dai conflitti armati soprattutto per proteggere i bambini e le bambine.
In Indonesia, per esempio, ''la risposta internazionale a questa emergenza ha creato un'occasione senza precedenti per accelerare il processo di pace tra il governo Indonesiano e il ''Free Aceh Movement'' indica il rapporto, che a riguardo cita l'accordo di pace firmato da entrambi le parti nell'agosto del 2005. Oltre a soddisfare le necessita' immediate dovute all'emergenza dello tsunami, le attivita' di ricostruzione portate avanti dall'Unicef si sono concentrate sia nelle zone danneggiate dal maremoto sia nelle aree di conflitto, una scelta strategica orientata a consolidare la pace conquistata in seguito al disastro naturale.
In Thailandia la ricostruzione e' servita anche per favorire la nascita di sistemi nazionali a tutela dell'infanzia. Nel 2007 e' stato creato un Sistema di vigilanza per la protezione dell'infanzia con lo scopo di identificare e monitorare i bambini orfani a causa del disastro e quelli a rischio. Il programma, che nel 2007 e' stato applicato in 27 sub-distretti ed in 36 nel 2008, verra' ora applicato su scala nazionale.
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