GOVERNO: VITA E GIULIETTI, COLPO AL CINEMA ITALIANO E ALLA FICTION TV

(ASCA) - Roma, 18 dic - ''Il testo del decreto legislativo varato dal Consiglio dei ministri 'sulla promozione della distribuzione e della produzione di opere europee' e' assai piu' grave di quanto si fosse capito. Si stravolge il dispositivo vigente in Italia sulle quote previsto dalla legge 122 del 1998 e ribadito nelle leggi successive. E' un colpo al cinema italiano, che viene persino rinviato per una piu' precisa regolazione a un atto successivo dei ministeri delle sviluppo e dei beni culturali. Siamo arrivati al punto che il potere esecutivo si arroga la facolta' di decidere cosa e' cinema e cosa non lo e'''.

Lo affermano in una dichiarazione comune il senatore del Pd Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti, deputato Gruppo Misto e portavoce di Articolo 21.

''Quanto alla fiction -aggiungono-, probabilmente dopo i gridi di dolore delle televisioni nazionali, tutto diventa ipotetico e frammentato.

Al di la' del merito specifico, che da solo parla con la lingua del conflitto di interessi, c'e' poi il punto generale che porremo con urgenza nella sede parlamentare: l'eccesso di delega, plateale e clamoroso. La Comunitaria 2008 non dava certo tale possibilita' al governo. Anzi. La direttiva comunitaria tv senza frontiere estende anche 'agli altri media' le quote nei 'considerando', rendendo, quindi, non meno ma piu' rigorosa la struttura normativa''.

''Denunciammo due giorni fa simili ipotesi, allora solo ventilata ma oggi -concludono Vita e Giulietti- diventata ben peggio: un'altra legge vergogna''.