AFGHANISTAN: SENZA CATTURA BIN LADEN GUERRA NON SARA' VINTA (SERVIZIO)

(ASCA) - Roma, 14 dic - Senza la cattura di Osama bin Laden la guerra contro il terrorismo non sara' mai vinta.

Cinquantadue anni, in cattive condizioni di salute secondo le informazioni dell'intelligence, l'uomo piu' ricercato del mondo con una taglia sulla sua testa di 25 milioni di dollari e' ancora lo spettro che turba gli americani e che potrebbe vanificare l'aumento delle truppe in Afghanistan deciso da Barack Obama per sconfiggere definitivamente la resistenza talebana.

Il generale Stanley McChristal, l'uomo che ha convinto l'inquilino della Casa Bianca a rischiare uomini e fondi sul campo, ha ammesso che senza la cattura dell'icona del terrorismo sara' difficile raggiungere l'obiettivo.

Nascosto con tutta probabilita' sulle montagne al confine fra Afghanistan e Pakistan, bin Laden e' ormai solo una guida simbolica per le cellule del terrorismo islamico che operano in tutto il mondo. ''Il vero obiettivo adesso e' Ayman al-Zawahiri, il vero numero uno della rete, il piu' attivo e il piu' radicale'', ha rivelato all'AFP una fonte dell'antiterrorismo americano. Secondo le autorita' pakistane, Zawahiri e' sfuggito ad un raid aereo della Cia nel 2006 nei pressi del confine con l'Afghanistan. Ma da allora anche di lui si sono perse completamente le tracce.

Secondo James Jones, consigliere di Washington per la sicurezza nazionale, Osama si nasconde da qualche parte nella regione pakistana del Nord Waziristan, a volte in territorio pakistano, altre in territorio afgano. ''Un vero buco nero, dove l'intelligence occidentale e pakistana non puo' garantire alcuna presenza'', sottolineando dall'antiterrorismo Usa. ''La sua liberta' e' garantita da un misto di adorazione e ignoranza in una popolazione tribale tagliata fuori dal resto del mondo. Ci sono delle vallate cosi' strette, soprattutto in Waziristan, che gli attacchi per mezzo dei drone sono impossibili''.

L'ultima apparizione di Osama risale al settembre scorso, quando una sua foto e' stata accompagnata ad un messaggio audio postato sul web in occasione dell'ottavo anniversario degli attacchi di New York e Washington.

''Osama e' molto prudente, non incontra nessuno e si sposta raramente'', spiega Rahimullah Yusufzai, uno dei pochi giornalisti che lo ha intervistato due volte nel 1998 in Afghanistan. ''Non usa ne' fax, ne' telefoni e i suoi seguaci gli sono molto fedeli''.

Il leader di Al-Qaeda si protegge anche continuando ad incutere terrore. Molta gente viene uccisa in base al solo sospetto di collaborazione con gli americani e lungo le strade della regione non e' difficile incontrare cadaveri decapitati con al collo un cartello che recita: ''Spia americana''.