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INCIDENTI STRADALI: FIPE, BALLETTI DEI NUMERI NON RISOLVONO DRAMMA
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INCIDENTI STRADALI: FIPE, BALLETTI DEI NUMERI NON RISOLVONO DRAMMA
(ASCA) - Roma, 14 dic - ''I balletti dei numeri non portano da nessuna parte. Men che meno servono a risolvere un terribile dramma come quello degli incidenti stradali mortali causati dall'alcol. Vanno comunque contrastati, anche se i decessi sono 'solo' il 2, 2% come affermano i dati Istat.
Guai pero' a strumentalizzare i morti. Decuplicare le percentuali per perseguire chissa' quali interessi vuol dire fare del male all'Italia e agli italiani''. Cosi' il direttore generale di Fipe, Edi Sommariva, commenta i dati suggeriti dall'Istituto Superiore di Sanita' alla tavola rotonda organizzata da Fondazione Ania e European transport safety council. Fipe ricorda che secondo i dati Istat, gli unici scientificamente accettati, l'80% della mortalita' stradale si verifica tra le 6 della mattina e le nove della sera. E le ore con il maggior numero di morti sono le cinque e le sei del pomeriggio.
''I dati che provengono dalle rilevazioni effettuate dagli organi di polizia - prosegue Sommariva - confermano che la velocita' e' la prima causa di mortalita' sulle strade italiane. E' un buon segno che anche Ania condivida le proposte avanzate di recente dal nostro presidente Stoppani di dotare le autovetture di dispositivi tecnologici per il blocca motore, campagne per la promozione del guidatore designato e un maggior numero di controlli sulle strade. Bene anche l'aumento del numero dei controlli sulle strade. Sono proprio queste le misure da mettere in atto per ottenere risultati significativi''.
Guai pero' a strumentalizzare i morti. Decuplicare le percentuali per perseguire chissa' quali interessi vuol dire fare del male all'Italia e agli italiani''. Cosi' il direttore generale di Fipe, Edi Sommariva, commenta i dati suggeriti dall'Istituto Superiore di Sanita' alla tavola rotonda organizzata da Fondazione Ania e European transport safety council. Fipe ricorda che secondo i dati Istat, gli unici scientificamente accettati, l'80% della mortalita' stradale si verifica tra le 6 della mattina e le nove della sera. E le ore con il maggior numero di morti sono le cinque e le sei del pomeriggio.
''I dati che provengono dalle rilevazioni effettuate dagli organi di polizia - prosegue Sommariva - confermano che la velocita' e' la prima causa di mortalita' sulle strade italiane. E' un buon segno che anche Ania condivida le proposte avanzate di recente dal nostro presidente Stoppani di dotare le autovetture di dispositivi tecnologici per il blocca motore, campagne per la promozione del guidatore designato e un maggior numero di controlli sulle strade. Bene anche l'aumento del numero dei controlli sulle strade. Sono proprio queste le misure da mettere in atto per ottenere risultati significativi''.
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