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USA: BANCHE A OBAMA, NON SIAMO GATTI GRASSI. PERICOLOSE TROPPE REGOLE
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USA: BANCHE A OBAMA, NON SIAMO GATTI GRASSI. PERICOLOSE TROPPE REGOLE
(ASCA) - Roma, 14 dic - L'associazione delle bance Usa (Aba) risponde, con un lungo comunicato, all'intervista rilasciata ieri alla Cbs dal presidente Usa Barack Obama. L'inquilino della Casa Bianca aveva definito ''gatti grassi'' alcuni dei manager dei maggiori gruppi bancari Usa.
Nella nota, l'associazione bancaria respinge innanzitutto l'accusa di aver utilizzato i fondi pubblici del Tarp per fini diversi da quelli dei prestiti e ricorda che proprio dal Tarp, ''il Tesoro prevede utili per 19 miliardi di dollari''.
L'Aba snocciola anche delle cifre, ''le 21 maggiori banche del paese'', grazie ai fondi del governo, ''hanno concesso oltre 2.200 miliardi di dollari di nuovi prestiti'' mentre ''anche se la domanda di credito e' comunque calata in conseguenza della recessione''.
Sul credito al consumo, le banche spiegano che dall'inizio della recessione (dicembre 2007), il credito al consumo e' salito del 4,7%, ''mentre nelle ultime sei recessioni, il credito al consumo aveva registrato una contrazione pari a -3,6%''.
Insomma nessuna intenzione di penalizzare consumatori e piccole imprese, semmai e' aumentata ''la prudenza nel concedere credito'' a causa della recessione.
Poi la stoccata ai progetti di regolamentazione della Casa Bianca, che rischiano ''di scoraggiare le banche dal concedere credito,con serie conseguenze dal punto di vista economico. Una eccessiva regolamentazione significa che solo pochi prestiti saranno concessi e solo ai migliori, si rischia una spirale di morte''.
Nella nota, l'associazione bancaria respinge innanzitutto l'accusa di aver utilizzato i fondi pubblici del Tarp per fini diversi da quelli dei prestiti e ricorda che proprio dal Tarp, ''il Tesoro prevede utili per 19 miliardi di dollari''.
L'Aba snocciola anche delle cifre, ''le 21 maggiori banche del paese'', grazie ai fondi del governo, ''hanno concesso oltre 2.200 miliardi di dollari di nuovi prestiti'' mentre ''anche se la domanda di credito e' comunque calata in conseguenza della recessione''.
Sul credito al consumo, le banche spiegano che dall'inizio della recessione (dicembre 2007), il credito al consumo e' salito del 4,7%, ''mentre nelle ultime sei recessioni, il credito al consumo aveva registrato una contrazione pari a -3,6%''.
Insomma nessuna intenzione di penalizzare consumatori e piccole imprese, semmai e' aumentata ''la prudenza nel concedere credito'' a causa della recessione.
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