CRISI: SCAJOLA, SIAMO ALL'ULTIMO CHILOMETRO. QUELLO PIU' DIFFICILE

(ASCA) - Torino, 12 dic - Siamo all'ultimo chilometro, dice il ministro Scajola sulla crisi in atto ma non bisogna abbassare la guardia. ''I primi segnali positivi di ripresa ci inducono ad un cauto ottimismo'', ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, all'Assemblea dei presidenti delle Camere di Commercio, svoltasi oggi a Torino.

Dopo cinque trimestri consecutivi di flessione ''l'incremento dello 0,6% del Pil nel terzo trimestre - prosegue il ministro - e la ripresa del fatturato e degli ordinativi industriali testimoniano un timido inizio di una nuova fase''. E se l'Ocse pone l'Italia nel gruppo di testa della ripresa internazionale e stima per il 2010 una crescita del nostro paese dell'1,1%, Scajola ricorda che questo e' il momento piu' critico. ''Siamo all'ultimo chilometro, quello piu' difficile''. E le imprese piu' piccole stanno vivendo la convalescenza, ''la cura ha gia' sconfitto la malattia, ma tutto l'organismo ne risente''. Tre le linee direttrici, perche' il paese possa uscire dalla crisi ed essere piu' competitivo di prima, per Scajola, occorre in primis, ''continuare a sostenere le imprese perche' superino questo momento di difficolta', salvaguardando i livelli occupazionali'' per mantenere un patrimonio di professionalita' nel nostro Paese. Secondo: occorre affrontare le nostre piu' grandi ciriticita': ''spesa pubblica, dotazione infrastrutturale, politica energetica e storico divario territoriale'' tra Nord e Sud. Infine occorre mettere in campo politiche che diano prospettive concrete e di lungo periodo, ''facendo perno sull'innovazione e la ricerca, sull'internazionalizzazione e sulla qualita' dei nostri prodotti''.

Ma per questo ambizioso disegno di politica industriale occorre l'impegno di tutti: ''Governo, regioni, enti locali, forze sociali e imprese''. E in questo contesto hanno un ruolo di grande rilievo, dice Scajola, le Camere di Commercio, ''che anche nei momenti difficili, hanno dimostrato di essere sensori attenti, in grado di percepire le trasformazioni dei sistemi produttivi e di intervenire a sostegno delle imprese e delle loro necessita'''. Per Scajola compito delle Camere di Commercio e' quello di individuare e catturare nuovi mercati del futuro, ''per valorizzare all'estero le nostre produzioni di qualita', anche con formule innovative; per partecipare alle scelte strategiche della promozione del sistema Italia ed anche per qualificare l'offerta turistica''. ''Le Camere di Commercio - prosegue Scajola - dovranno essere punti fondamentali di contatto sui territori con le imprese, in una logica di sussidiarieta' e prossimita'''.

Il Ministro ha concluso che e' prevista una riforma delle camere di Commercio. ''Ci prefiggiamo di ammodernarne le funzioni, valorizzarne la rappresentitivita' del sistema economico territoriale, raccordarle in modo innovativo ed efficiente con le strategie delle politiche di sviluppo del Governo''. Scajola ha infine anticipato che suggerira' al parlamento una proroga della delega per la riforma delle Camere di commercio (legge 580) la cui scadenza coincide con le elezioni regionali.