PD: IN CORSO IN TUTTO IL PAESE MANIFESTAZIONI DEMOCRATICHE 1.000 PIAZZE

(ASCA) - Roma, 12 dic - La seconda giornata della mobilitazione del Partito Democratico 'Mille piazze per l'alternativa' e' in corso in tutta Italia.

Secondo la formula scelta, la galassia di manifestazioni, ha visto coinvolto l'intero quadro dirigente del partito.

Tutti i parlamentari si sono impegnati a partecipare a comizi e dibattiti che sono stati organizzati dalle strutture regionali ma anche a livello di circolo in ogni comune.

Gli esponenti maggiori naturalmente sono stati chiamati ad essere presenti e ad animare le manifestazioni principalmente nei capoluoghi, senza dimenticare le iniziative messe in campo in provincia. Il criterio di massima per deputati e senatori e' stato quello di presenziare il territorio di loro riferimento.

Diversamente dagli incontri che sono stati organizzati nella recente campagna congressuale, le iniziative sono state curate con l'intenzione di parlare al massimo numero possibile di cittadini e non solo agli iscritti.

Parlare, come ha spiegato l'altro ieri il segretario Pierluigi Bersani aprendo la mobilitazione con un comizio in un teatro romano, dei ''nostri problemi, i problemi degli italiani, non quelli del premier''.

I temi al centro di tutte le iniziative -la maggior parte in piazze cittadine, ma anche nei circoli, davanti a supermercati, a luoghi di lavoro e di intrattenimento- hanno coinciso con le difficolta' economiche e sociali che gli italiani si trovano ad affrontare attraversando l'onda lunga della crisi. Con riferimento anche alla finanziaria in via di approvazione alla Camera, gli esponenti del Pd hanno ribadito, tutti, la necessita' di sostenere i redditi piu' bassi degli italiani che come hanno dimostrato recenti indagini statistiche -ultima quella del Censis- hanno difficolta' addirittura di alimentazione gia' nella penultima settimana del mese. Molto citato in tanti interventi il caso delle due casalinghe che sono state colte a rubare generi alimentari in supermercati: donne che avevano finito i soldi e che non sapevano piu' come organizzare almeno un pasto per la famiglia.

In questo quadro e' stata riservata molta attenzione ai pensionati e ai giovani che hanno perso il lavoro anche se precario e che si trovano senza alcuna protezione sociale, perche' non previsti nel sistema degli ammortizzatori. Troppo poche, quasi nulle, ha detto Bersani, e dopo di lui tutti i dirigenti da D'Alema a Veltroni, da Enrico Letta a Franceschini e via via tutti gli altri, le forme di aiuto che in molti casi si sono rivelate ''elemosine, per di piu' poco efficienti come la social card che e' stata attivata solo per un quarto del previsto''.

L'altro punto sottoposto all'attenzione dei cittadini e' quello del sostegno all'artigianato, alla piccola e media impresa con forme dirette di credito che non comportino cioe' una intermediazione da parte delle banche come invece ha previsto il ministro dell'Economia Tremonti.

Il Pd compatto dice poi No ai megainvestimenti come il ponte sullo stretto che non sono realizzabili -ammesso che lo sforzo finanziario sia sostenibile- se non fra molti anni.

Quello che serve oggi, a giudizio del Pd, e' una serie, la piu' ampia possibile, di ''piccoli interventi'' che siano in grado pero' di incidere positivamente nelle economie locali: dalla risistemazione di strutture urbane pubbliche e private agli incentivi per un'economia verde, tutti interventi che siano in grado di muovere lavoro e pertanto occupazione.

''Quello di cui c'e' bisogno -ha spiegato Bersani- e' di dare finalmente un po' di liquidita' ad artigiani e piccoli imprenditori'': lo si puo' fare in tanti modi, dal credito d'imposta, alle detrazioni fiscali e altro ancora ''ma l'importante e' che la liquidita' arrivi e non si fermi invece nelle banche''.

L'istruzione e la ricerca e' un altro tema trattato in tutti gli incontri, con la sottolineatura dei provvedimenti puntivi a causa della finanziaria e delle cosiddette riforme per la scuola e l'universita'.

Ai temi economici e sociali, in particolare il futuro di migliaia di giovani, si e' poi aggiunto quello piu' strettamente politico legato alle parole del presidente del Consiglio Berlusconi che parlando all'estero ha annunciato una sua iniziativa di profonda modifica della Costituzione con una trasformazione della nostra democrazia in un sistema presidenziale.

Una prospettiva che viene definita preoccupante anche perche' annunciata in un oggettivo quadro di reazione dello stesso Berlusconi ai processi penali che lo vedono a vario titolo coinvolto, da Palermo a Firenze e a Milano.

Di fronte alla possibilita' di quello che Bersani ha definito ''il rischio di un colpo di mano'' da parte di Berlusconi, unanime in tutto il Pd e' la manifestazione di volonta' di resistere e di reagire a quello che viene esplicitamente indicato come il rischio di una involuzione democratica del nostro Paese. E tra le indicazioni date vi e' quella di una intesa tra tutte le opposizioni per fronteggiare eventuali elezioni che il premier potrebbe cercare in forma di plebiscito su se stesso.

Tra i tantissimi interventi, si sono segnalati quello di Bersani in provincia di Piacenza, di Enrico Letta a Roma nel popolare quartiere di San Lorenzo e di Rosy Bindi a Firenze in Piazza della Repubblica (ieri) e poi a Reggio Emilia (oggi). Anna Finocchiaro a Pisa. Dario Franceschini nel pomeriggio e nella serata di oggi incontra i cittadini a Roma a Largo di Torre argentina. Massimo D'Alema ha partecipato a una manifestazione a Napoli e Walter VEltroni a Roma. Paolo Gentiloni sara' al centro dell'incontro programmato a Roma nel popoloso quartiere di Talenti, mentre Livia Turco presidiera' il quartiere romano della Garbatella. Giuseppe Fioroni si e' impegnato per tutta la giornata di oggi nella sua Vioerbo. Tra gli altri membri della segreteria nazionale che prendono parte alla mobilitazione del Pd, Catiuscia Marini e' stata a Perugia, l'11 e 12 Cecilia Carmassi e Matteo Mauri a Monza e a Milano, sabato 12 Marco Meloni a Cagliari, Stefano Fassina a Parma, Nico Stumpo a Frosinone e Giovanni Bachelet, Anna Maria Parente, Stella Bianchi, Matteo Orfini e Roberta Agostini a Roma.

Ma tantissime altre iniziative hanno visto la partecipazione di esponenti democratici in tutte le regioni.